L'orologio biologico e la vita
- Alessandro Marchi
- 9 feb 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Vivere al ritmo della medicina tradizionale cinese

L'essere umano si sta allontanando sempre di più del suo naturale ritmo di vita. La routine quotidiana non è più stabilità dell'alternanza di giorno e notte, dal ritmo imposto dal sole o da quello determinato dal cambio di stagione, ma è strutturato da una serie di obblighi e di impegni impellenti ai quali adattare di giorno in giorno la quotidianità. Bisogna essere sempre raggiungibili e disponibili in qualsiasi momento, e possibilmente mettersi subito in moto e di corsa. La necessità è di essere sempre efficienti ed efficaci ed ecco che, prima o poi la maggior parte di noi finisce per soffrire di disturbi ricorrenti del sonno, di emicrania, di problemi gastrointestinali o di perdita di energia, fino a provare sbalzi di umore di tipo depressivo. Questi disturbi psicosomatici, ci indicano che dovremmo riprendere a prestare più ascolto al nostro corpo, al nostro orologio interno, sono piccoli segnali di allarme. Nella medicina tradizionale cinese la natura e il cosmo sono soggetti a una costante trasformazione, un’alternanza di fasi di attività e di quiete e se questo equilibrio è disturbato, l'intero sistema va fuori fase, come succede anche nel nostro organismo. La nostra vita viene di giorno in giorno determinata dal corso delle stagioni, dal Sole e dalla Luna, dal giorno e dalla notte. Ogni giorno il nostro ciclo energetico ricomincia da capo. Come ci insegna la Medicina Tradizionale Cinese, i disturbi manifestati in particolari ore della giornata ci rimandano a determinati organi, utilizzando “l’orologio degli organi “, potremo andare ad intervenire sull’organo o sul movimento che è in attività o in fase di riposo per riportare l’equilibrio necessario. Siamo noi stessi i principali responsabili della nostra salute e del nostro benessere. Nella concezione olistica, la medicina tradizionale cinese considera l'uomo come un’unità di corpo, mente e anima, quindi non è isolato dal proprio ambiente, anzi è un ingranaggio, seppur piccolo, di un sistema molto più grande e complesso. Solo riallineando la nostra vita quotidiana ai nostri naturali bisogni e vivendo in maniera consapevole e in armonia con il nostro pacemaker (Orologio Interno), potremmo recuperare il ritmo naturale per un’esistenza all'insegna del benessere, della salute e della felicità. Tornando a parlare di trasformazione entrano in gioco le energie primordiali yin e yang, che fanno parte dei concetti basilari della medicina cinese. Nella loro polarità e opposizione, simboleggiano le forze fondamentali universali della vita che entra in gioco in tutti gli ambiti del cielo e della Terra e nell’intero universo; sono queste le forze che aiutano la trasformazione. Questi due forze hanno un'interazione ciclica, si condizionano a vicenda ma sono anche complementari. Possono essere classificati in due macrogruppi: YIN rappresenta il principio femminile, la notte, l'oscurità e la Luna, mentre YANG è il principio maschile, il giorno, la luce il Sole. Come è rappresentato nel Tao, ogni metà ha al suo interno una piccola parte dell’altra, sembrano compenetrarsi in modo dinamico, consolidando allo stesso tempo l'origine di ogni processo di trasformazione. Anche nei nostri organi vige lo stesso principio. Nel concetto taoista esistono 5 fasi di mutamento, noto anche come “teoria dei 5 elementi”. Sulla base di questo vengono spiegati i cambiamenti in natura: il divenire, il maturare e lo sfiorire a cui la nostra esistenza è collegata. Ciascuna di queste fasi di mutamento nutre e rafforza l'elemento successivo e controlla gli effetti precedenti e successivi. Questo vale anche per gli organi del corpo umano a ciascuno dei quali viene attribuita una particolare relazione con una delle cinque fase di mutamento.
Tratto da : L'orologio degli organi
Comments